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Bruno Brindisi

Bruno brindisiNasce il 3 giugno 1964 a Salerno, dove tuttora vive e lavora.
L’esordio è su Trumoon n°1 (1983), rivista edita in proprio da un gruppo di amici con la comune passione per i fumetti, la cosiddetta “Scuola Salernitana”.
Tecnicamente è autodidatta, non avendo seguito nessun corso a indirizzo artistico.
Prima pubblicazione “pagata”, due storie brevi per le Edizioni Cioè nel novembre 1986.
E’ del 1988 la gavetta sui pocket “hard” della E.P.P., tramite lo studio On Mollo M di Francesco Coniglio, che poi diventerà edizioni ACME dando alla luce una serie di testate tra cui Splatter, Torpedo e Mostri.
Nel 1989 i primi contatti con Sergio Bonelli Editore, con varie prove per Nick Raider e Nathan Never . Ma è su Dylan Dog che esordirà nel novembre 1990 con la storia di Tiziano Sclavi “Il male” (n°51).
I primi anni ’90 lo vedono iperattivo: esce sull’Eternauta della Comic Art una miniserie in tre episodi (Bit Degeneration) e realizza i primi episodi delle serie “Billiteri” e “Orazio Brown”, entrambe di Peppe De Nardo, per l’Intrepido della Universo.
La sua superproduzione “costringe” Bonelli ad affidargli anche il poliziesco Nick Raider, che porterà avanti in parallelo con Dylan Dog per qualche anno.
La miniserie “Bit Degeneration” esce in America sulle pagine della rivista Heavy Metal (maggio ’95-novembre ’95- maggio ’96).
Nel 1997 realizza le sigle dello sceneggiato RAI in sei puntate “Il conto Montecristo”(sic) di Ugo Gregoretti.
Nel 2002 esce per la prestigiosa collana di Tex Gigante (il cosiddetto “Texone”) la storia “I predatori del deserto”.
Sempre nel 2002 i vecchi amici e concittadini “Neri Per Caso” lo vogliono per la copertina e le illustrazioni interne del loro disco.
Nel novembre dello stesso anno esce negli USA la ristampa di un suo Dylan Dog (Zed) per la Dark Horse.
Nel gennaio 2004 fa il suo esordio sulla serie regolare di Tex.
E’ autore del numero uno della miniserie di fantascienza Brad Barron (maggio 2005), su testi di Tito Faraci, sempre per Bonelli.
Nello stesso periodo ha lavorato al personaggio “Novikov”, protagonista di due libri a fumetti di ambientazione storica per uno dei più importanti editori francesi, Les Humanoides Associés.
Dal 2007 al 2009 ha pubblicato saltuariamente illustrazioni e vignette per la Gazzetta dello Sport. Nell’agosto 2011 ha inaugurato la nuova collana di Tex a colori con la storia “E venne il giorno”.
Sarà ospite sul numero del cinquantennale di Diabolik del novembre 2012 e con il vecchio amico
De Nardo ha realizzato un episodio della nuova collana bonelliana “Le Storie” che apparirà dicembre 2012.
Ma Dylan Dog rimane il suo impegno primario, per il quale ha realizzato anche alcuni albi speciali a colori, come il decennale, il numero 200, il doppio numero del ventennale e il numero 250.
Numerose le sue mostre, personali e collettive, in giro per l’Italia.

1993: Premio Albertarelli (ANAFI).
1995: Miglior disegnatore (ANAFI).
1997: Miglior disegnatore Realistico (Fumo Di China).
2003: Miglior disegnatore (Cartoomics-if)
2003: Migliore storia realistica: Dylan Dog- “Il Numero Duecento” (Fumo Di China)
2004: Miglior disegnatore (ANAFI)
2006: Targa Grandi Autori (XXIII Mostra di Falconara)
2011: Premio U Giancu
2012: Grouchino D’Oro (Dylandogofili)

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